Vacciniamoci tutti
Lo dicono Rousseau
e la Teoria dei quanti

Nell’epoca delle macchine intelligenti, l’uomo diventa sempre più cretino? Notata la presenza di no vax tra le fila dei medici, conviene ricordare subito una delle tante sentenze di Ippocrate di Coo, nume tutelare di chi ha scelto di vivere per curare e salvare vite: “Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza”. Parole che hanno ben più di duemila anni ma ancora non si sono definitivamente innestate nei cervelli della razza umana. Non è forse quello tra scienza e opinione (la spesso fallace doxa) uno dei conflitti, anzi “il” conflitto che segna questo nostro tempo? Una collisione irriducibile, un aut aut più definitivo del 38º parallelo tra le due Coree. La statistica ha sfornato dati drammatici e incontrovertibili sull’incidenza mortifera del Covid 19, a Bergamo – per citare un luogo dei più flagellati – si sono registrati da inizio pandemia, oltre 12.000 decessi, il doppio del numero medio annuale tra il 2015 e il 2016, a Torino la differenza è stata del 18,5%, 18.000 contro 15.000. Numeri, fatti.

Benvenuto vaccino, allora? No.

covid-19 vaccinoSecondo gli ultimi dati forniti da Eurobarometer circa un terzo degli italiani pensa che i vaccini indeboliscano il sistema immunitario (32 per cento) e che possano causare la malattia da cui dovrebbero proteggere (34 per cento). Soltanto il 15 per cento pensa che l’influenza possa causare decessi e la stessa percentuale si registra per epatite, morbillo e tetano. E c’è chi sulla diffusione di balle spaziali campa, tra un click in più alle fake news e una manifestazione, dal movimento 3V (“Vogliamo la verità sui vaccini”) all’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, leader dei gilet arancioni, “uno dei gruppi più attivi – ha scritto Annalisa Camilli su Internazionale – nelle proteste contro il lockdown e le misure per arginare l’epidemia in Italia. Dalla sua pagina Facebook ha accusato Bill Gates di avere un progetto eugenetico e di voler usare il vaccino anticovid per selezionare la popolazione: la teoria del complotto va oltre e arriva a ipotizzare che il nonno del fondatore della Microsoft abbia avuto un ruolo attivo nella diffusione dell’epidemia spagnola del 1918. Gli fa eco il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, che definisce Gates ‘un anticristo di Manhattan’, ‘il vero guru dei signori della dittatura sanitaria’”. La semplice ipotesi che una simile anima nera possa pubblicamente proferire queste brutali sciocchezze senza esser preso a calci nel sedere o essere cosparso di pece e piume, fa pensare e temere. Del resto, l’ex consigliere di Trump, Roger Stone, non auspicava forse qualche giorno fa la legge marziale per impedire l’insediamento di Biden, che aveva notoriamente rubato le elezioni? Siamo sempre lì: scienza (approssimazione alla verità sottoposta a verifica) contro ignoranza (rinfocolamento degli istinti e loro uso per i più svariati fini). Da una parte chi sa che il calore è un rapido movimento di molecole, dall’altra chi crede (ancora) che sia un fluido. È la battaglia finale. Con la disinformazione diventata, da faccenda di spie, articoli di giornale teleguidati e bugiardi “coperti”, un fattore produttivo primario dotato di apparati specifici e “avvelenatori” cibernetici. Una planetaria evidenza socio-politica.

Indemoniati o ingannati?

Quindi, secondo alcuni “geniali” riscrittori della storia della sanità pubblica, i vaccini alterano il genoma umano, invece di impedire il contagio lo alimentano etc. Peccato che in Italia nel caso del morbillo, la discesa sotto la soglia necessaria per l’immunità di gregge, dovuta alla propaganda no vax, abbia provocato una significativa epidemia, con otto morti. Le prime dosi di vaccino anti-Covid hanno smosso altro fango. E sotto con le secrezioni d’odio, i voti di sollecita reazione allergica per Claudia Alivernini, l’infermiera romana prima vaccinata d’Italia e via vomitando. Di fronte a tali rigurgiti, verrebbe quasi da interrogarsi sull’esistenza del Male in carne e ossa e da sbrigarsi a formare una folta schiera di buoni esorcisti. Ma i negatori delle evidenze scientifiche sono indemoniati o più semplicemente ingannati? Poveri di spirito e soli, secondo i connotati tipici degli haters da tastiera? Il frutto perverso dei social che isolano mentre illudono di accomunare? Qualsiasi ipotesi di “folla solitaria” cade se si pensa che tra i 5 Stelle, a ogni livello, ci sono no vax. Uomini e donne di qualche esperienza politica e comunque inseriti nel contesto sociale. Bisognerebbe spiegare a questi nemici della profilassi vaccinale che la loro Piattaforma si chiama Rousseau in onore del filosofo (e tanto altro) del ‘700, cantore della sovranità popolare. E che Rousseau è autore del celebre “Contratto sociale”, dove si discute su come “trovare una forma di associazione che difenda e protegga con tutta la forza comune la persona (…) e per la quale ciascuno, unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a se stesso, e resti libero come prima”. Una quadratura del cerchio che il ginevrino individua in un Patto Sociale. Ovvero: “Se si esclude dal patto sociale ciò che non gli è essenziale, si troverà che esso si riduce ai termini seguenti: ciascuno di noi mette in comune la sua persona e ogni suo potere sotto la suprema direzione della volontà generale; e riceviamo in quanto corpo ciascun membro come parte indivisibile del tutto”. La volontà generale punta all’utile pubblico senza ledere i diritti dell’individuo-cittadino che non pensa più primitivamente ma si sente connesso ai suoi consimili del Patto. Di qui dovrebbe discendere – e per la maggioranza della gente del Terzo Millennio è così – l’accettazione di una misura scientificamente valida per proteggere se stessi e la comunità. Se sei “parte indivisibile del tutto” devi sapere che, non vaccinandoti, metti a rischio insieme a te la collettività cui sei naturalmente connesso.

Ci vorrebbe un Einstein

Non serve un QI da Einstein per capirlo. Per comprendere invece la Teoria dei Quanti occorrono sforzi notevoli e un robusto background scientifico, mentre per spiegarla con efficacia bisogna avere lo spessore umano del fisico teorico Carlo Rovelli, autore di “Helgoland”, dal nome dell’isola, nel Mare del Nord, dove nel 1925 il giovane fisico tedesco Werner Heisenberg si rifugiò in compagnia di se stesso e formulò quella teoria. Il passo deciso verso la fisica nuova che ci ha parlato del funzionamento degli atomi, dei neuroni del cervello, della dinamica delle stelle, è alla base delle nuove tecnologie dei computer e delle centrali nucleari, serve a ingegneri, cosmologi, chimici e biologi, viene applicata alla fisica dei legami chimici e dei materiali solidi, ai laser. Ok, ma che c’entrano Heisenberg e i quanti (da Wikipedia: “Quantità fisiche come l’energia non possono essere scambiate in modo continuo ma attraverso ‘pacchetti’ (quanti); un sistema può pertanto possedere valori di energia specifici, e non illimitati come invece sostenevano le leggi della fisica classica”) col Contratto Sociale? C’entrano perché quella teoria, mai confutata, scalpella nel marmo una verità: la realtà è fatta di relazioni. Scrive Rovelli: “La scoperta della teoria dei quanti è che le proprietà di ogni cosa non sono altro che il modo in cui questa cosa influenza le altre. Esistono solo nell’interazione con le altre cose. La teoria dei quanti è la teoria di come le cose si influenzano e questa è la migliore descrizione della natura di cui disponiamo oggi”.

Scendendo nel concretissimo: “Pensiamo il mondo in termini di oggetti, cose, entità: un fotone, un sasso, un orologio, un albero, un ragazzo, un paese, un arcobaleno, un pianeta, un ammasso di galassie… Questi oggetti non stanno ciascuno in sdegnosa solitudine. Al contrario non fanno che agire uno sull’altro. È a queste interazioni che dobbiamo guardare per comprendere la natura, non gli oggetti isolati. Un gatto ascolta il ticchettio dell’orologio; un ragazzo lancia un sasso; il sasso sposta l’aria dove vola, colpisce un altro sasso e lo muove, preme sul terreno dove si posa; un albero assorbe energia dai raggi del sole, produce l’ossigeno che respirano gli abitanti del paese mentre osservano le stelle e le stelle corrono nella galassia trascinate dalla gravità di altre stelle… Il mondo che osserviamo è un continuo interagire. È una fitta rete di interazioni”. Accidenti se è chiaro, a livello atomico e a livello sociale, economico, ecologico etc. Uno spillover, un salto di specie nella provincia di Hubei (il capoluogo è Wuhan, un nome che ci dice qualcosa) causa contagi fino in Antartide.

Morale 1: tutto, ma proprio tutto, si tiene. Morale 2: gli scienziati possono sbagliarsi, ma almeno hanno un metodo per accorgersene e grazie a questo metodo le conoscenze progrediscono e salvano vite, anche coi vaccini. Fidiamoci, meglio AstraZeneca che la lettura della carta astrale, meglio Burioni e Galli di Nostradamus.