Sogesid, sui 400 esuberi il Generale-Ministro risponda ai sindacati
E’ una delle più grandi aziende di Roma, la Sogesid, con oltre 400 dipendenti. Che ora rischiano di essere trasformati in 400 “esuberi”. Cioè licenziati. Senza che l’autore, il licenziatore, il ministro (dicastero dell’Ambiente) già generale dei Carabinieri, Sergio Costa, ora passato nelle schiere dei 5 stelle, senta il dovere di interpellare i rappresentanti delle 400 vittime. Ovvero i sindacati.
Ecco, allora, quel che pensa la Cgil, nei panni di Lorenzo Attimonelli, segretario generale della Filctem-Cgil di Roma.
Come è nata questa vicenda?
La Sogesid non è soltanto, come si poteva pensare fino a qualche tempo fa, il classico carrozzone. Negli ultimi tre anni sono stati stabilizzati, per effetto del Jobs Act, tutta una serie di precari che da 15-20 anni lavoravano per il ministero dell’Ambiente. Ora hanno un contratto con una società al 100 per cento del ministero del Tesoro. Tutti questi passaggi sono avvenuti, come sempre in questi casi, con graduatorie ben precise. Lo dico anche per rispondere a questioni sollevate circa possibili competenze o meno, criteri meritocratici o meno.
Si è parlato e scritto di sistemi clientelari…
Io non li posso escludere. Tutto può succedere. Comunque trattasi di persone con livello altamente scolarizzato, laureati, che da anni hanno rappresentato, anche quando erano precari o Cococo, i problemi dell’ambiente in consessi internazionali. Oltre che impegnati a misurare le fattibilità di obiettivi di carattere ambientale.
Ora che succede?
Il ministro dell’ambiente Costa ha aperto un concorso pubblico per il suo ministero. Lui ha tutti i diritti di aprire un concorso, però lo indice sulle professionalità per le quali i 400 operano da anni. Quindi praticamente dichiara 400 esuberi. Ovvero 400 licenziamenti per 400 che erano stati stabilizzati.
Sono nate molte polemiche attorno a questo caso…
Ho letto. Credo però che bisognerebbe ascoltare anche i dirigenti sindacali, non solo i pettegolezzi. Ci sono di mezzo 400 famiglie; bisogna quantomeno vedere tutte le sfaccettature.
Avete avuto contatti col ministro Costa?
Non ancora. Non penso certo a una trattativa su come si deve fare o non fare un concorso. Non è oggetto di trattativa. La difesa del lavoro e delle professionalità è il nostro unico obiettivo. Il Governo sia esplicito sulle necessità di partire dalla difesa degli attuali livelli occupazionali.
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