Silvio riabilitato ma non dimenticato

Sono pronto a lasciare la guida del Polo, la Camera e la vita politica se verrà dimostrato un rapporto mio o della Fininvest o di una società del gruppo col signor Bettino Craxi (Silvio B., 29 novembre 1995).

La gente non considera reato quello per cui sono stato condannato (20 miliardi a Craxi tramite la All Iberian, nda). Da un nostro sondaggio risulta che il 53,4% degli italiani reputa il reato poco grave, il 35% per nulla grave. Dare soldi alla Guardia di Finanza, per esempio, non è considerato reato dal’88% degli italiani (Silvio B., 16 luglio 1998)

Nessun mistero sulle origini delle mie fortune: ho cominciato con la liquidazione di mio padre: 30 milioni (Silvio B., 26 aprile 2001). Poi un bel giorno si svegliò e si ritrovò in tasca 113 miliardi (degli anni Settanta). Dono di un munifico quanto timido benefattore. Su questi e altri temi scottanti, come il ruolo di Mangano, per tre anni i giudici del Tribunale di Palermo tentano invano di ascoltare Berlusconi che accampa sempre nuove scuse per non presentarsi. L’11 luglio 2002 finalmente la volta buona. Ma all’ultimo momento, ecco un nuovo impedimento istituzionale:

Un impegno istituzionale improvviso e improrogabile mi impedisce di essere presente all’interrogatorio (lettera di Berlusconi al tribunale di Palermo). Poi si scopre che quel giorno, all’ora indicata per l’audizione, il premier non ha nulla da fare: passeggia a lungo in Transatlantico scherzando con Vittorio Sgarbi e raccontando barzellette ai giornalisti.

Ho controllato sulla mia agenda. Garantisco che il 25 giugno sarò a disposizione del Tribunale, anche per fissare altre udienze (Silvio B., dichiarazioni spontanee al Tribunale di Milano, 17 giugno 2003).In realtà il 25 giugno non si presenterà neppure, perché il processo a suo carico non esiste più: è stato cancellato dal Lodo Maccanico-Schifani che assicura l’impunità al presidente del Consiglio.

Non c’è una sola legge nel campo della giustizia che mi abbia portato benefici di sorta (Silvio B., 30 novembre 2001)

Dell’Utri è un uomo di assoluta dirittura morale (Sivio B., 17 giugno 1995). Infatti il presidente e amministratore delegato di Publitalia, Marcello Dell’Utri, e il contabile della società Vincenzo Lupo Stanghellini verranno condannati definitivamente dalla Cassazione per false fatturazioni e frode fiscale. Nel 2002 il Tribunale di Milano condannerà Dell’Utri per tentata estorsione insieme boss mafioso Vincenzo Virga, e nel 2004 il Tribunale di Palermo condannerà Dell’Utri a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Essere un piduista non è un titolo di demerito. La vicenda P2 fu più che altro uno scoop giornalistico. E poi la magistratura non ha mai accertato responsabilità di nessun tipo (Silvio B. 7 marzo 2000).Per la verità, Licio Gelli è stato condannato per i depistaggi nelle stragi, e per la bancarotta del Banco Ambrosiano, ed è indagato per l’omicidio di Roberto Calvi.

La vicenda Telekom Serbia è tutta una tangente (Silvio B., “Porta a Porta”, 22 maggio 2003). Le tangenti a Prodi, Fassino, Dini, Rutelli e altri leader del centrosinistra, sbandierate in base alle calunnie del falso testimone Igor Marini, verranno completamente smentite dalla magistratura.

Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino (Silvio B. a The Spectator, 4 settembre 2003).

Se c’è qualcuno che fa un grande sacrificio a ripresentarsi candidato sono io (Silvio B., 29 agosto 2005)

(Peter Gomez, Marco Travaglio, “Le mille balle blu”, 2006)