Rinoceronti

Ci sono due rinoceronti.

Un rinoceronte è rosso.

L’altro rinoceronte è nero.

Nessuno li ama.

Ma a loro non interessa.

Quando i loro sguardi

si incrociano,

i papà e le mamme si lasciano,

vanno ad abitare in case diverse.

“Io sono meglio di te!”,

dice il rinoceronte nero.

“Io sono meglio di te!”,

dice il rinoceronte rosso.

 

Non dormono mai.

Trascorrono il tempo

a combattersi, a fare confronti.

Non sanno fare altro.

“Io sono più bello di te!”,

dice il rinoceronte rosso.

“Io sono più bello di te!”,

dice il rinoceronte nero.

La donna vuole metterli in gabbia.

Loro non vogliono, fanno versi

orrendi. Coi loro versi orrendi

spaventano il mondo e le stagioni.

“Io sono più forte di te!”,

dice il rinoceronte nero

“Io sono più forte di te!”,

dice il rinoceronte rosso.

L’uomo li frusta.

Loro continuano a combattersi.

Se corrono l’uno contro l’altro

la terra trema.

Quando si mordono

si scatenano tsunami e uragani.

“Perchè fate così?”,

chiede la donna.

Loro, come risposta,

fanno rutti.

Il loro cervello

è acqua che ristagna.

La loro vita

è un’isola deserta.

“Io sono più cattivo di te!”,

dice il rinoceronte rosso.

“Io sono più cattivo di te!”,

dice il rinoceronte nero.

 

Ci sono due rinoceronti.

Ci sono sempre stati.

Ormai avranno mille anni.

Sono sempre in lotta tra loro.

“Non faranno mai la pace”,

dice la donna.

“Si sentono vivi solo se combattono.

Se procurano agli altri

dolore e morte”.

Quando i loro corni si colpiscono

scoppiano le guerre.

“Io sono più rinoceronte di te”,

dice il rinoceronte rosso.

“Io sono più rinoceronte di te”,

dice il rinoceronte nero.

“Forse sono così

perché hanno un corno in testa”,

dice il bambino.

“Sarebbero ugualmente così

come sono”,

dice l’uomo scuotendo la testa.

“E se i loro corni

fossero maschere di paura?”,

chiede il bambino.

“Anche senza corni

in testa non cambieranno”,

risponde la donna

allargando le braccia.

 

“I loro occhi

sono nidi di pioggia.

La loro paura

è un albero

che impazzisce nel vento”.

“Tu sei l’altro!”,

dice il rinoceronte rosso.

“Tu sei l’altro!”,

dice il rinoceronte nero.

Il bambino

si avvicina ai due rinoceronti

senza paura.

Toglie il corno dalla loro faccia.

Senza corno

non hanno più armi per ferirsi.

Non hanno più ragione di combattersi.

Diventano buoni amici.

“Io sono te”,

dice il rinoceronte nero.

“Io sono te”,

dice il rinoceronte rosso.