Questa Italia che gira
al contrario
e affonda nell’ignoranza
C’è ancora buio oltre quella siepe che Harper Lee, negli anni ’60, ci indicava di oltrepassare perché solo superando con coraggio e speranza i muri simbolici e reali dei pregiudizi e del razzismo, si poteva modificare le relazioni umane e la stessa vita. Tanto si è fatto per portare la luce oltre quel confine, ma oggi tutti gli sforzi sembrano vanificati. La siepe sta riprendendo vigore e la luce che incominciava a filtrare si sta spegnendo. Una nuova fase di buio della ragione si sta prepotentemente affermando. Dando all’ignoranza la patente di disciplina pedagogica e di esempio di vita.
Tutto si stravolge e ognuno modifica a suo piacimento pensieri e icone che nel passato avevano segnato rotture politiche e generazionali enormi. Un esempio, ma anche una bestemmia, è la citazione che il leghista Salvini fa della poesia di De Andrè, il Pescatore, sommariamente per ricordarne la morte, ma artatamente per forzarne a suo favore il senso reale della canzone che parla di un uomo che accoglie in riva al mare un assassino, ospitandolo e rifocillandolo. Tutto si usa e tutto si distrugge per ricomporlo a proprio piacere. Una fase bestiale che i mezzi di comunicazione e i social dilatano, amplificano, corroborano. E così le parole vacue di un Briatore che ambisce a mantenere il figlio nell’ignoranza prendono una forma umana e assurgono a verbo comune. E si dibatte, dell’inutilità, per un ricco, di far acculturare il proprio figlio visto che il denaro basta e avanza, e della stupidità di chi ancora oggi come ieri, ambisce alla conoscenza per ambire ad una vita migliore. Così, i ricchi diventeranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, ma tutti più ignoranti.
Oggi i nostri figli, ai quali avevamo detto che per inseguire i sogni (qualunque essi siano), aiuta emanciparsi dall’ignoranza, ci guardano interdetti, inseguendo le icone, rigorosamente ignoranti, di oggi e prestando attenzione solo alla superficie delle cose. La profondità, per la quale servono i mezzi della conoscenza, non è utile per vivere e loro pian piano abbandonano lo sforzo di inseguirla. Non siamo più al “re degli ignoranti” di Celentano. Perché quel re, si poneva umilmente in ascolto per sapere di più! Ma siamo al trionfo dell’inettitudine e della falsa innocenza, dove i bambini vengono trattati da adulti e gli adulti vengono lasciati nell’infanzia della ragione e dove qualsiasi bestialità ha l’onore della prima pagina!
Era Renzi che in un suo famoso slogan invitava a “cambiare verso”. L’hanno tutti preso alla lettera, perché un “brutto verso” sta prendendo la nostra vita. Un verso dove i numeri non servono, i pensieri latitano, la conoscenza è un brutto male e dove solo l’istinto muove i gesti, un istinto quasi primordiale in cui la bestia prevale. Troppo nera la mia analisi? Niente affatto. Approfondisco i segnali che vengono dalla società e dalla politica. Lo dice principalmente la fase di revisionismo che stiamo attraversando e che per esempio, rigetta le donne e il loro portato di concetti e simboli storici come la rivoluzione femminista, l’emancipazione, la differenza e poi la cura, l’affettività in un’area di confine tra il privato e il primo gradino del pubblico, laddove l’ultimo gradino, il più alto, è nuovamente ritornato nelle salde mani del maschio dominante. Lo dice la fase di revisionismo che mette in dubbio le ricerche scientifiche laddove denunciano i rischi di oggi, e le relega a inutili balzelli che si vuole evitare di pagare! Tutto e il contrario di tutto in un’altalena di dati veri, ma soprattutto falsi che contrastano qualsiasi tentativo di ridare dignità alla conoscenza e un senso giusto, approfondito, alla vita di tutti.
Sostieni strisciarossa.it
Strisciarossa.it è un blog di informazione e di approfondimento indipendente e gratuito. Il tuo contributo ci aiuterà a mantenerlo libero sempre dalla parte dei nostri lettori.
Puoi fare una donazione tramite Paypal:
Puoi fare una donazione con bonifico: usa questo IBAN:
IT54 N030 6909 6061 0000 0190 716 Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore – Causale: io sostengo strisciarossa
Articoli correlati