Quelli che non si chiamano come te

Io penso che anche

il Ministro dell’Odio

se fosse un migrante,

vorrebbe solo essere accolto.

Io penso che

il Ministro dell’Odio

se fosse ancora un bambino,

vorrebbe entrare a scuola

con gli altri bambini

e non essere cacciato da scuola

o lasciato in balia delle onde

su un motopeschereccio.

Io penso che anche

il Ministro dell’Odio,

se avesse bisogno di aiuto,

vorrebbe essere aiutato.

Semplicemente.

Io penso che anche

il Ministro dell’Odio

se non fosse italiano,

non vorrebbe che qualcuno

gli dicesse in faccia:

“Prima gli italiani”.

E se non fosse neppure

inglese o francese,

non vorrebbe che qualcuno

gli dicesse in faccia:

“Prima gli inglesi o i francesi”.

Io penso che anche

il Ministro dell’Odio,

se ci fossero cento o mille

che non si chiamano

come lui,

non vorrebbe che qualcuno

gli dicesse: “Prima tutti quelli

che non si chiamano come te”.