Odore di guerra
odore di soldi
Quando lascerà l’incarico nel 2009, e potrà incassare tutte le sue partecipazioni nella Halliburton, Cheney avrà l’opportunità di trarre straordinari profitti dalla grande ascesa delle fortune dell’azienda, le cui azioni sono salite dai 10 dollari di prima della guerra in Iraq a 41 dollari tre anni dopo. Un balzo del trecento per cento, grazie a una combinazione di aumento dei prezzi dell’energia e appalti in Iraq; due fattori, questi, che sono diretta conseguenza dell’impegno di Cheney nel trascinare il Paese in guerra con l’Iraq.
Un pugno di mosche 
Saddam non era una minaccia per la sicurezza Usa, ma lo era per le compagnie elettriche americane, perché aveva recentemente firmato contratti con un gigante russo del petrolio ed era in negoziazioni con la francese Total, lasciando le compagnie petrolifere americane e inglesi con un pugno di mosche; la terza riserva di petrolio più grande del mondo si stava sottraendo al controllo angloamericano. La deposizione di Saddam ha aperto nuove prospettive e opportunità per i giganti del petrolio, tra cui ExxonMobil, Chevron, Shell e BP: tutte queste aziende hanno gettato le fondamenta per nuovi contratti in Iraq; e per la Halliburton, che trasferitasi a Dubai, si trova nella posizione ideale per vendere i suoi servizi energetici a tutte quelle industrie. La guerra si è rivelata l’evento più redditizio nella storia della Halliburton.
Roosevelt e Cheney
Durante la Seconda guerra mondiale, il presidente Franklin D. Roosevelt si era scagliato contro chi si approfittava della guerra, dicendo: “Non voglio vedere un solo nuovo miliardario di guerra negli Stati Uniti, la cui ricchezza sia il risultato di questo disastro mondiale”. Ci si può domandare cosa Roosevelt avrebbe pensato di Cheney, che accumulava milioni seduto sulla poltrona di vicepresidente. O di Rumsfeld, il quale, nel 2004, non resistette alla tentazione di incassare alcune azioni della Gilead, guadagnando in tutta serenità cinque milioni di dollari, mentre era in carica come segretario alla Difesa: un piccolo assaggio dei profitti che lo attendevano al termine del suo mandato.
Nell’amministrazione Bush, i profittatori della guerra non solo si accalcano per entrare nel governo, ma sono il governo; non c’è distinzione tra le due cose.
(Naomi Klein, “Shock economy. L’ascesa del capitalismo dei disastri”, 2007)
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