“Non sarebbe più facile fare la pace?” Quanto è duro per i bambini capire la guerra
“Ancora tuona il cannone…”, è l’inizio di una delle strofe più note di Auschwitz, canzone notissima della storica band Equipe 84, che Walter Fochesato, grande esperto di letteratura per ragazzi, sceglie per accogliere e accompagnare il lettore nel suo utilissimo saggio “Raccontare la guerra” (Interlinea editore) ovvero, “I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere”. Con un’avvertenza. Non si tratta di una rassegna bibliografica, di una lista di “must read” onnicomprensiva. Semmai è un viaggio attraverso epoche storiche e vicende belliche narrate dal meglio dell’editoria internazionale e italiana per i più piccoli o gli adolescenti, filtrate dalla sensibilità e dalle conoscenze dell’autore. Si tratta di testi che, spesso, ci pongono di fronte a domande fondamentali che i piccoli si fanno o che gli adulti si pongono, incerti su come parlare della guerra o incapaci di dare risposte.
Come si vive quando si è perso tutto? E perché gli uomini continuano a combattersi? Non sarebbe più facile fare la pace? Chi sono i cattivi? E resteranno cattivi per sempre anche quando ci sarà la pace?
La grande rimossa
La guerra, tristemente presente nei mass media, in particolare nelle immagini TV, è spesso la grande rimossa quando si tratta di narrarla all’infanzia. Eppure, ci dice Fochesato, i tempi lenti della lettura di un romanzo o dello sguardo su un albo illustrato, consentono un viaggio riflessivo, contrapposto alla rapidità delle sequenze tv, che aiuta a capire, ad assimilare e far proprie le ragioni della pace. In questo viaggio ci accompagnano autori e autrici di grande talento e sensibilità: Judith Kerr, Tomi Ungerer, Robert Westall o gli italiani Gianni Rodari, Roberto Innocenti, Lia Levi, solo per citarne alcuni.
Il saggio “Raccontare la guerra”, già apparso anni fa nella collana “Infanzie” grazie alle intuizioni editoriali di Margherita Forestan e di Francesca Lazzarato della Mondadori Ragazzi, torna in libreria aggiornato nel suo impianto e arricchito di nuovi capitoli, in particolare sulla Resistenza, che ha registrato un recente grande fiorire di testi, e sul graphic novel e gli “albi per tutti”, altra novità emersa con successo negli ultimi tempi. Quest’ultimo capitolo è stato affidato alla penna di Enrico Macchiavello.

Pagina dopo pagina si snoda la Storia narrata a bambini e ragazzi: dal Risorgimento, alla prima Guerra mondiale, al Ventennio che porta al fascismo e alle vicende coloniali in terra africana. Ci sono anche la guerra di Spagna, la tragedia della Shoah e le vicende belliche, nonché i drammi umani, legati a guerre temporalmente più vicine, da Sarajevo all’Iraq. E ci sono le donne della Resistenza ricordate nella letteratura per i più giovani, tassello fondamentale per conoscere il ruolo significativo che hanno avuto nella guerra di Liberazione.
Fochesato ci mette in guardia su un rischio: non tutto ciò che è stato pubblicato su questi temi è, di per sé, buono. Serve altro. Qualità letteraria e piacere della lettura restano i capisaldi di ogni giudizio su testi di narrativa, anche sui temi della guerra e della pace. Con l’avvertenza presa in prestito da Italo Calvino: talvolta funziona meglio affrontare il tema “non di petto ma di scorcio”.
“Raccontare la guerra. I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere” di Walter Fochesato, Interlinea editore
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