Noi

Nella storia d’Italia c’è un prima e un dopo. Prima, l’unico pronome personale autorizzato è il “noi”: usare la prima persona singolare appare un deviazionismo esecrabile. L’orizzonte da frequentare è solo quello delle assemblee, la piazza colorata dal rosso delle bandiere, il rullare delle mazze sui bidoni nelle manifestazioni della Cgil. Dopo, c’è la carriera, il successo personale, il sogno della prestazione fulminea in Borsa, altro che poesie.

Edmondo Berselli