Merito dell’unicorno
se anche Mediaset
sbarca in Olanda
Il mondo finanziario ama le metafore che includono gli animali, come il toro o l’orso a Wall Street, che indicano una tendenza positiva o negativa del mercato. Oppure l’anatra zoppa, già nel 1800 simbolo di una compagnia vicina alla bancarotta, prima che per estensione il termine indicasse un politico ormai prossimo a perdere.
L’unicorno, nei tempi antichi simbolo di purezza e grazia, immaginario animale che solo una vergine avrebbe potuto catturare, nel mondo degli affari è una start-up. Una nuova compagnia ad alto contenuto tecnologico, che racchiude l’entusiasmo dei giovani imprenditori e il sogno di fare centro con idee nuove.
La nazione unicorno
La lobby pubblico-privata StartupDelta, con sede ad Amsterdam, guidata dal principe Costantijn, fratello del re Willem-Alexander, ha deciso da tempo di far diventare i Paesi Bassi una nazione unicorno, con un’industria hi-tech forte di millesettecento aziende che producono beni e servizi innovativi e che fanno ricerca avanzata. Il progetto ha ricevuto ora sessantacinque milioni dal governo per l’avvio di Teachleap, l’evoluzione di StartupDelta.
Farà guadagnare al Paese assai più di quanto dato dalle casse dello Stato. I quartieri generali europei o mondiali di Nike, Cisco, Ikea, Adidas, Booking.com, Tesla, Panasonic, Philips, Bosh, Boeing e di altri duecentocinquanta colossi arrivati negli ultimi due anni fanno agio su questo clima effervescente, con una forza lavoro altamente specializzata e multilingue, dove è facile dare valore aggiunto a ciò che si mette in commercio grazie alla conoscenza.
Se arriva anche il Biscione
Dopo Netflix, Discovery e Bloomberg, che hanno nei Paesi Bassi la propria seconda sede dopo quella negli Stati Uniti, arriva dall’Italia Mediaset. Assieme alla propria branca spagnola, ad Amsterdam il Biscione dà vita a MFE – MediaforEurope. Pier Silvio Berlusconi ha precisato che sede fiscale e produzione resteranno in Italia, ma posizionarsi con la sede legale e anche altri uffici nei Paesi Bassi consente di stare dove le cose interessanti accadono.
Aumentano gli investimenti stranieri, in parte anche come conseguenza del timore di un’uscita della Gran Bretagna dal Regno Unito. È tuttavia innegabile quanto di per sé sia allettante l’offerta olandese a chi vuole produrre o iniziare a farlo. Nel 2018 compagnie straniere come Timberland, Giant, DAZN e altre trecento hanno generato quasi diecimila posti di lavoro qualificato (9847, la fonte è il ministero degli Affari economici) contribuendo con 2.85 miliardi di euro all’economia del Paese. Accanto a storici brand olandesi (dalle banche alle assicurazioni, dalla Shell alla Heineken) arrivano piccole ma aggressive nuove aziende da tutto il mondo.
Perché l’Olanda è strategica
Sono diverse le ragioni che inducono a scegliere i Paesi Bassi: la collocazione strategica, l’alta qualità della vita, il clima fiscale competitivo, l’inglese parlato a livello alto dall’85% della popolazione, infrastrutture connesse a tutto il mondo, (aeroporti, porti, ferrovie), un ambiente creativo, non convenzionale e un mercato con una grande classe media su cui testare i prodotti. Ogni settore di innovazione può contrare su università e centri di riferimento che sono partner.
È il caso del parco scientifico di Utrecht per l’informatica, l’intelligenza artificiale ma anche per l’industria dei videogame, rappresentata da Oracle, Nintendo, Ubisoft, Fujitsu e tanti incubatori satellite. Per l’agroalimentare l’università di Wageningen è un riferimento che consente ai Paesi Bassi di essere il secondo esportatore mondiale dopo gli Stati Uniti. Salute, farmaceutica e ricerca biomedica sono altri grandi campi di investimento. Multinazionali come GlaxoSmithKlime e altri colossi del big pharma sono presenti in forze. La ricerca clinica ha punti di forza in dodici università con grandi centri e ospedali.
Come tristemente sa l’Italia, che aspirava con la candidatura di Milano a questo ruolo, da marzo l’Agenzia europea del farmaco (EMA), ha aperto la sua sede ad Amsterdam, dove si decidono le regole per tutti i medicinali umani e veterinari.
Il trionfo del mobile banking
Con il minor numero di pagamenti in contanti d’Europa e la maggiore penetrazione di mobile-banking (il 63% delle operazioni è fatto dai clienti via internet), i Paesi Bassi cercano di esportare nel mondo il loro stile di vita che semplifica i problemi. A cominciare dalla sfida ambientale.
Un esempio? L’olandese Eternal Sun darà un volto e riqualificherà tutto il quartiere olimpico di Londra, il Queen Elisabeth Olympic Park, che avrà abitazioni per cinquantacinquemila persone e quarantamila posti di lavoro in un distretto tutto dedicato alla cultura e all’educazione. Un’area enorme che sarà passiva in termini energetici, grazie anche alla collaborazione col politecnico di Monaco.
La nazione unicorno è ora di fronte alla sfida di dare una dimensione sociale a questi successi economici, condividendo e distribuendo la nuova ricchezza. Sembra andare in questa direzione la proposta di aderire a un regime fiscale unitario per le grandi aziende, a partire dai titani informatici.
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