Meloni chiama a Roma le madri di Cutro per dire che la colpa è loro

L’umanità è un tratto del carattere che non tutti possono avere e non tutti possono darsi. Il fascismo fabbricava continuamente i suoi santi e ne affollava i libri di scuola per mostrare l’umanità dei suoi portatori di bombe a mano e di pugnali. Ma si trattava di azioni fisiche che richiedevano sempre un nemico. In questo bisogna riconoscere a Meloni un distacco. Gli eroi sono…lei. E quando molti italiani le chiedono di correggere o fermare affermazioni inaudite di Piantedosi o di Donzelli, non si rendono conto che stanno chiedendo a Meloni di smentire se stessa.

In molti abbiamo creduto che il violento e insensato attacco usato come un’arma alla Camera da un personaggio di prima fila dei Fratelli d’Italia contro alcuni membri del Pd che, secondo la legge, avevano visitato dei carcerati, fosse la trovata screanzata di un dipendente.

Quel trucco da questurina

C’è voluto poco ad accorgersi che il “dipendente” era un portavoce, e il portavoce era un altoparlante. Ce ne siamo resi conto ieri 16 marzo, quando Meloni ha usato un trucco da questurina (il titolo tanto amato da Piantedosi che ha fatto tutta la carriera fino a Ministro) per portare a Roma una ventina di sopravvissuti intimiditi e lasciati soli per 15 giorni dopo la tragedia e la scomparsa dei loro figli e congiunti, e, mentre erano bloccati dal protocollo e impossibilitati a uscire, ha fatto loro questa domanda (leggete per favore questa riga lentamente e più volte, tenendo conto che la domanda era rivolta a mamme afghane e siriane ): “Ma voi vi siete rese conto del pericolo in cui avete messo i vostri figli facendogli attraversare il mare?”

Poiché la sala di Palazzo Chigi (usata come residenza e non come ufficio del Primo Ministro) era affollato di cloni e di dipendenti, non sapremo mai come si sia manifestata la botta di stupore degli ospiti forzati. ma sappiamo quanto è profondamente radicata la disumanità di Giorgia Melloni. Pensate, li ha fatti venire ai piedi del trono perchè si rendessero conto della loro colpa, pagata con la tragedia che in questo modo appare voluta e inevitabile.

Ma c’è anche una importante spiegazione e giustificazione in quella tremenda domanda. Vi pare che avremmo dovuto rischiare la vita dei nostri eroici soldati per evitare, anche solo in parte, le conseguenza di una fuga capricciosamente perseguita nonostante gli avvertimenti e le messe in guardia? Ogni discutibile personaggio della storia e della politica ha il suo lato meno perfido, o addirittura buono. In Meloni non lo trovate. Può solo punire o condannare. Il resto si chiama ubbidire. E in questo, non potete negarlo, Giorgia Meloni è fascista.