La maschera di Grillo strappata dagli studenti di Oxford

Per avere il senso della condizione italiana, si può pure dire della sua drammaticità, bisogna leggere il resoconto del “Corriere della sera” su un viaggio di Grillo in Inghilterra. Ospite dell’università di Oxford, il leader-garante del maggiore partito italiano è stato accolto con il superiore disprezzo che gli spiriti liberi riservano ai ciarlatani.

Ragazzi ventenni lo hanno più volte deriso: «buu!», «buffone!», «Sei patetico!». Con ironia e acume, hanno smontato la sua retorica, che in Italia (un po’ meno, ma ancora) affascina.Il suo partito del vaffa è oggetto persino di studi sulla presunta modernità linguistica. Come è possibile che un leader, che alla sua apparizione in maschera incontra un disprezzo corale del pubblico mentalmente vigile, in Italia abbia conquistato il consenso maggioritario, anche dei giovani?

C’è stato un vero crollo mentale del paese, che ha coinvolto le sue élite, le sue masse.Questo corto circuito intellettuale,affiora considerando i temi specifici che più hanno scatenato le furie degli studenti britannici: la questione dell’obbligo flessibile sui vaccini, e quindi lo spirito antiscientifico, l’avversione alla democrazia rappresentativa, l’attacco alla libertà di informazione, l’ambiguità del giudizio sul fascismo, la opaca struttura proprietaria del M5s.

Sono gli stessi argomenti che,mentre ad Oxford scandalizzano fortemente gli studenti,in Italia costituiscono invece il segreto del successo del comico populista tra attori, giornalisti, cantanti, scrittori, sindacalisti, padroni. L’inviato del “Corriere” racconta che un forte applauso è partito dal pubblico persino quando un giovane ha attaccato il chiacchiericcio di Grillo ricordando che «la politica è una professione seria».

Ecco. Che sia proprio il “Corriere” a dover riportare l’apprezzamento della politica come professione, è una sorta di tardivo e involontario risarcimento. Che non cancellaperò le enormi colpe politico-culturali che il quotidiano (alcuni dei suoi editorialisti di grido,da cattivi maestri,hanno votato Grillo) ha accumulato. Semplicemente folle pare a distanza la distruzione della democrazia in Italia, con le raffigurazioni della funzione dei partiti come “casta” da abbattere.