La “filosofia coatta”
è una cosa seria

Dedicato a tutti i liceali alle prese con la filosofia ma anche a chi ha voglia di divertirsi, di sorridere, di imparare. L’incipit del libro o meglio il suo senso profondo è “Ogni vero coatto è un filosofo, ogni vero filosofo dev’essere coatto”. Lo si annuncia già dal titolo: “Manuale di filosofia coatta” di Giulio Armeni.

Dal web alla tipografia

E’ un libro che germina dal web, da una pagina Facebook di grande successo che, manco a dirlo, si intitola “Storia d’aa filosofia coatta” iniziata quando Giulio Armeni era ancora un liceale e proseguita in questi anni di sua università. Successo immediato e duraturo con quasi 50.000 followers. Ora le storie social in perfetto romanesco sono migrate in un volume edito da una nuova casa editrice molto alternativa. Si chiama Momo, “va veloce e ha fame di futuro”, annuncia nel suo programma per una cultura che “riparta da zero” rivolta soprattutto a un pubblico di giovani e giovanissimi.

filosofia coatta
E giovane è Giulio Armeni, brillante studente universitario con al suo attivo già alcuni riconoscimenti da narratore esordiente. La storia di una filosofia rivisitata in romanesco con inneschi surreali e esilaranti e tuttavia colta e in fondo rispettosa del senso profondo di tanti filosofi nasce da un aiuto che l’autore vuole dare a un suo compagno di classe che si ingarbugliava facilmente nelle interrogazioni.

Da Eraclito a Foucault

Come rendere comprensibili Eraclito e Socrate, come narrare i moderni pensatori da Freud a Michel Foucault? Semplice, bisogna sminuzzarli, trasportare il loro pensiero al giorno d’oggi, trasformare l’Agorà dell’antica polis in una piazza virtuale e i grandi pensatori in cacciatori di likes e selfies. Ed ecco San Paolo, “la prima grande capoccia del Cristianesimo, i “cinici” che sono l’anima punk della filosofia greca, Lorenzo il Magnifico nelle vesti di un antico Sgarbi e Aristofane in quelle di Beppe Grillo. Anche Carlo Marx viene vivisezionato con quella barba che assomiglia a un Babbo Natale proletario che lotta contro “il feticismo dei regali”.

Ogni vero coatto è un filosofo. Tipo Zerocalcare

Ma – conclude Armeni – tra tanti grandi pensatori c’è (e come poteva mancare?) un suo “preferito”. E’ Michel Foucault perché è lui ad avergli insegnato che “ogni vero coatto è un filosofo”. Anzi è proprio lui – Michelino come lo chiama Giulio Armeni – ad essere “un coatto nella sua accezione più alta”. Se poi ci si inoltro tra i modelli stilistici e lo si interroga sulle muse ispiratrici del suo narrare in romanesco anche qui ci sono pochi dubbi. I modelli che indica l’autore sono “il fumettista Zerocalcare e il rapper Noyz Narcos, per il comune merito di aver trovato un romano koinè adatto a quasi tutte le latitudini italiane”.