Io, il Cinema

Io sono il cineocchio. Io sono l’occhio meccanico. Io, macchina, vi illustro il mondo come io solo posso vederlo. Io mi libero dall’immobilità umana, io sono in continuo movimento, mi avvicino e mi allontano dagli oggetti, striscio sotto di essi, vi monto sopra, mi muovo fianco a fianco col muso di un cavallo in corsa, irrompo, a piena velocità, nella folla (…), precipito e risalgo, in volo, con corpi che precipitano e risalgono.

Dziga Vertov