Basta rincorrere il M5S, alla sinistra serve un progetto socialista
La rincorsa a sinistra verso il M5S è mossa dall’illusorietà di uno spostamento verso il populismo di sinistra da parte di un movimento nato, invece, sulle coordinate teoriche del qualunquismo. Così si mostrano, ancora una volta, i segni di una debolezza intrinseca nella capacità di esprimere una visione di sistema e la “reductio” di un agire politico legato alle contingenze elettorali .
Si finge di dimenticare, tra l’altro, che il 25 settembre lo stesso Movimento ha perduto di colpo 6 milioni di voti conservando una quota di suffragi all’interno di una ben precisa “ridotta” territoriale e in gran parte raccolti attorno ad una “single issue”. Inoltre l‘astensionismo è salito di numero per 4 milioni di unità all’interno di un quadro mai visto di fragilità complessiva del sistema.
A Sinistra, nelle varie componenti di diversa origine ideologica, non si riesce più da molto tempo a concepire una elaborazione autonoma anche sul piano organizzativo ponendo come prospettiva il ritorno al centro del dibattito l’idea socialista della centralità dei temi di carattere economico-sociale.
Il post-elezioni sembra contrassegnato da due piani di dibattito: da un lato quello “politicista” che si sviluppa in quadro novecentesco attorcigliato attorno ai nodi dello scioglimento/non scioglimento del PD e della lotta per la leadership del partito e l’altro nella ricerca di una sorta di “post-modernità” assestato sul confronto tra la cosiddetta tesi “culturalista” e quella della “assenza di visione”.
Questa distanza si traduce anche in una divaricazione di saperi e di linguaggi. Da più parti si pone l’accento sull’arroganza linguistica e la correttezza asfittica della cultura della sinistra politica: in questo modo però si finisce con il solleticare il ritorno all’anti-politica che, come abbiamo già visto, produce semplicemente la ricerca di un nuovo establishment.
Inoltre bisogna far notare come sembri impropria quella sovrapposizione, che molti stanno tentando di portare avanti, tra partiti e movimenti: ormai non esiste più alcuna relazione organica tra questi soggetti e la destra sta tentando un’operazione di recupero dei corpi intermedi in una dimensione meramente corporativa (la destra che ha vinto le elezioni vanta anche una lunga tradizione “sociale” in luogo della cultura liberista di altri soggetti di quella coalizione).
Un progetto socialista
A sinistra esiste, ancora, un’altra questione non secondaria nella relazione tra rivendicazioni identitarie e le questioni di emancipazione politica e sociale.
In questo quadro sorge un ulteriore livello di confronto tra un’idea di partito progressista interamente votato ai diritti civili comprensivi della questione ambientale contrapposta a un’idea di partito di una classe lavoratrice che si sentirebbe estranea a tali questioni.
Occorre ritornare a una visione emancipativa della politica nonché ad un ruolo di “organicità progressista” dell’intellettuale, combattendo l’individualismo della “trasversalità” su cui si è basata recentemente una disastrosa costruzione politica.
Il progetto di una nuova sinistra non ha bisogno di rigurgiti anti-intellettualistici ma di un programma serio per riconnettere le lotte per l’uguaglianza sostanziale e quelle contro le discriminazioni.
In questo quadro si rafforza la necessità di portare avanti una visione che contrasti lo sfarinamento sociale in atto ponendosi al di fuori da un quadro di accettazione della “trasversalità” come status. L’obiettivo dovrebbe essere quello di immaginare un assetto della società ispirato a un modello organicistico che affronti le contraddizioni definite “materialiste” e quelle considerate “post-materialiste” elaborando un “progetto di sistema”.
Un progetto socialista capace di riportare al centro il tema dell’emancipazione economico-sociale come punto di raccordo tra progetto e programma nella concretizzazione di una proposta di cambiamento da far avanzare nella fase di transizione aperta con l’esito elettorale.
Sostieni strisciarossa.it
Strisciarossa.it è un blog di informazione e di approfondimento indipendente e gratuito. Il tuo contributo ci aiuterà a mantenerlo libero sempre dalla parte dei nostri lettori.
Puoi fare una donazione tramite Paypal:
Puoi fare una donazione con bonifico: usa questo IBAN:
IT54 N030 6909 6061 0000 0190 716 Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore – Causale: io sostengo strisciarossa
Articoli correlati