Ogni famiglia ne intreccia un pezzo, lavorando insieme una fibra ricavata da piante che crescono sull’altopiano andino in Perù. Un ponte vivente, fatto di corde vegetali, una passerella che unisce comunità diverse e l’uomo con quello che lo circonda: prima di rinnovarlo, anno dopo anno, come avviene da 600 anni, si chiede permesso alla Natura. Il Queswachaca, l’ultimo ponte di corde inca, patrimonio dell’umanità, è crollato causa Covid: è mancata la manutenzione. Un po’ come le nostre relazioni sociali fiaccate dai lockdown figli del logoramento di quel filo che ci unisce alla Natura. Lo ricostruiranno, dicono.
Redazione
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