I tesori nascosti nel ripostiglio
Il ripostiglio è un luogo fisico ma anche dell’anima. Tutti conservano in qualche angolo qualcosa. Oggetti, foto, ricordi, sensazioni, atmosfere. Il ripostiglio, talvolta, è quel luogo magico dove scoprire nuovi mondi o vite segrete di persone attraverso oggetti che ci parlano del passato e del presente.
La curiosità per i “tesori” che nasconde uno sgabuzzino di casa chiuso a chiave è ciò che spinge anche Nicholas, il giovanissimo protagonista di “Il Ripostiglio” ad architettare, con grande astuzia, un piano “perfetto”.
La storia inizia così: “Come regalo fuori dal comune si era deciso di portare i bambini in carrozza al mare, sulla spiaggia di Jagborough. Ma Nicholas no: era in castigo. Quella mattina si era rifiutato di far colazione con la sua sana tazza di pane e latte inventandosi la scusa ridicola che dentro c’era una rana”. La rana c’era davvero, solo che a metterla era stato proprio lui per architettare il suo piano perfetto e restare a casa in punizione. Ed è in quelle ore, tra uno scherzo di sadico gusto alla zia “punitrice” e una passeggiata in giardino, che Nicholas trova il momento giusto per penetrare nel ripostiglio, gelosamente chiuso a chiave, e scoprire la meraviglia di mondi sconosciuti che scatenano curiosità e fantasia: un arazzo con scene di caccia, un libro con immagini coloratissime di uccelli esotici.
La meraviglia e la curiosità afferrano anche il lettore alle prese con le immagini bellissime della disegnatrice Cinzia Ghigliano: ricostruzioni di ambientazione storica, dettagli curatissimi nel raccontarci visivamente la ricchezza dei “tesori del nascondiglio” creando una storia dentro la storia, fatta di mille particolari, di volti e vestiti d’epoca, di animali che fanno parte della famiglia. La storia l’ha scritta, invece, Saki, nome di “penna” di Hector Hugo Munro, scrittore e giornalista di origine scozzese, nato in Birmania nel 1870 e morto in combattimento nel 1916, dotato di una vena surreale che lo hanno reso un perfetto interprete della fantasia, dei sogni e delle astuzie infantili.
Alla casa editrice Orecchio acerbo va il merito di aver pubblicato questa storia dal passato. L’attenzione a opere classiche, talvolta sconosciute o inconsuete, è del resto nella tradizione di questa casa editrice, nata con un’impronta molto artistica e molto alternativa, che si affianca a un’attenzione altrettanto forte per il contemporaneo.
“Mischiare le carte” tra generi, autori, illustratori, con nomi anche inconsueti nel mondo dell’editoria per ragazzi è nel Dna di Orecchio acerbo che – per restare tra gli autori del passato – ha esordito proponendo “Il libro sbilenco” di Peter Newell a cui sono seguiti molti nomi “classici”; da Jack London a Matilde Serao a Edgard Allan Poe. Ma anche proponendo riletture di fiabe classiche come Cappuccetto Rosso dove il lupo mangia per sbaglio la sua piccola preda. E se si chiede a quale paese guardare per scoprire nuove tendenze e suggestioni nell’editoria per ragazzi, il fondatore della casa editrice, Simone Tonucci, in un’intervista a Il Libraio non ha dubbi: bisogna guardare verso l’Asia, con gli occhi puntati sulla Corea del Sud.
Sostieni strisciarossa.it
Strisciarossa.it è un blog di informazione e di approfondimento indipendente e gratuito. Il tuo contributo ci aiuterà a mantenerlo libero sempre dalla parte dei nostri lettori.
Puoi fare una donazione tramite Paypal:
Puoi fare una donazione con bonifico: usa questo IBAN:
IT54 N030 6909 6061 0000 0190 716 Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore – Causale: io sostengo strisciarossa
Articoli correlati