Gino e Bibi, i nuovi Bonnie e Clyde
vengono dal Belgio
Gino e Bénédicte, uno sguardo, qualche parola ai bordi di un circuito di corse automobilistiche, un partita in quarta, un “arresto” impossibile. Quando l’amore brucia l’anima, a sua volta già consumata da una rabbia giovane irrisolta, da quel senso di realizzazione proletario ma anche anarchico, di rivalsa ma anche di riempimento di un vuoto destinato per sempre forse a “perdere”.
Gino detto Gigi e Benedicte, detta Bibi sono i protagonisti de Le Fidele, da ieri nelle sale . Sono di estrazione sociale opposta, lui orfano ripulito, borghese di fresca fattura, che finge di operare nell’import/export di automobili di lusso mentre organizza rapine di alto livello con il suo branco di amici trovatelli, criminali e sodali dalle marachelle dell’infanzia agli assalti alle autoblindate con i mitra spianati sul traffico, a pochi centimetri dalla morte. A rischio, perenne. Così Bibi, ragazzina di buona famiglia che lavora nella solida azienda dell’onesto padre e nel frattempo brucia la pista come pilota. Quando si incontrano diventano inseparabili e lottano fino alle estreme conseguenze per restare fedeli al proprio amore. Dove Gigi mente per nascondere fino alla fine la propria attività da rapinatore seriale, dove Bibi lo denuncia alla polizia una, due, più volte, per salvarlo, dove la verità sembra assottigliarsi quanto le loro probabilità di sopravvivere a se stessi, lì divampa la resistenza implacabile e coerente di un sentimento puro nella sua incandescenza prematura e suicida.
Tra dramma e action, senza le divagazioni esistenziali di Malik o il tasso adrenalinico epico di Peckinpah, il nuovo film di Michael R. Roskam, che torna a lavorare con la potente silente fisicità del suo attore protagonista, Matthias Schoenaerts, già mattatore del suo esordio Bullhead (2011), continua l’esplorazione dei primi due lavori. In un’amalgama di noir, sentimentale e action muscolare ma crepuscolare al contempo, Roskam osserva e misura, a debita distanza dai suoi caratteri, la grana dei rapporti umani, il senso di appartenenza, la fedeltà dell/all’amicizia e la dissecazione logica dell’amore, che come una febbre alimenta e insieme debilita i suoi antieroi.
Regia: Michael R. Roskam
Sceneggiatura: Thomas Bidegain, Noé Debré, Michael R. Roskam
Fotografia: Nicolas Karakatsanis
Montaggio: Alain Dessauvage
Musiche: Raf Keunen
Belgio, Olanda, Francia/ 2017 – Drammatico – durata 130 minuti
Produzione: Savage Film, Stone Angels, Kaap Holland Film
Con Matthias Schoenaerts, Adèle Exarchopoulos, Eric De Staercke, Jean-Benoît Ugeux, Stefaan Degand, Sam Louwyck, Kerem Can, Nabil Missoumi, Thomas Coumans, Nathalie Van Tongelen, Fabien Magry
Distribuzione: Movies Inspired
06 settembre 2018
Voto 6
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