Elezioni Europee l’insostenibile leggerezza dei sondaggi
Gli scenari diffusi ieri dal Parlamento europeo per il dopo-elezioni sollevano alcune questioni che sono state ignorate da tutta la stampa:
1. Per quale ragione il Parlamento europeo, che non è una società addetta a sondare gli orientamenti elettorali delle opinioni pubbliche, ha ritenuto opportuno diffondere molto ipotetici scenari politici per il dopo-elezioni?
2. Nessuno ha fatto notare che si sono sommate mele (sondaggi relativi a elezioni nazionali) e pere (sondaggi relativi alle future elezioni europee)
3. Nessuno ha fatto notare che alle elezioni europee parteciperanno liste e movimenti che non sono ancora scesi nell’agone elettorale, che non partecipano alle elezioni nazionali e che parteciperanno solo alle elezioni europee
4. Nessuno ha analizzato l’influenza sul voto del numero dei votanti che potrebbe essere largamente superiore a quello del 2014 (media europea 43% e cioè la media più bassa dal 1979)
5. Nessuno ha tenuto conto dell’influenza dei nuovi elettori e cioè dei giovani nati fra il 1997 e il 2001.
6. Nessuno ha preso in considerazione la possibilità, seppure sempre più teorica, che il (o la) Brexit scavalchi le elezioni europee portando a votare anche i cittadini britannici o che ci sia uno scenario di no-Brexit
7. Nessuno ha preso in considerazione i dissensi crescenti all’interno delle vecchie famiglie politiche che vedono sovranisti e democratici-illiberali non solo nei gruppi Efdd (dove siedono attualmente Farage e Di Maio), Efn (Le Pen e Salvini) e Ecr (i conservatori britannici e polacchi) ma anche fra i socialisti (i partiti slovacco e rumeno), i liberali (il partito ceco e Ciudadanos che si sono alleati con l’estrema destra andalusa) e i Verdi (gli indipendentisti fiamminghi) per non parlare degli ungheresi e degli austriaci nel PPE e che invece ci sono europeisti convinti nel Gue.
8. Nessuno ha tenuto conto degli effetti dell’agenda europea e internazionale da qui alle elezioni europee del 23-26 maggio.
Insomma gli scenari sorprendentemente e inopinatamente diffusi dal Parlamento europeo sono, nella migliore delle ipotesi, molto approssimativi. Sarebbe stato più opportuno lasciare ai sondaggisti il mestiere dei sondaggisti e concentrarsi su una più efficace campagna di comunicazione per una istituzione che appare ancora a molti come un oggetto non meglio identificato.
Sostieni strisciarossa.it
Strisciarossa.it è un blog di informazione e di approfondimento indipendente e gratuito. Il tuo contributo ci aiuterà a mantenerlo libero sempre dalla parte dei nostri lettori.
Puoi fare una donazione tramite Paypal:
Puoi fare una donazione con bonifico: usa questo IBAN:
IT54 N030 6909 6061 0000 0190 716 Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore – Causale: io sostengo strisciarossa
Articoli correlati