Una donna che indossa una maschera protettiva prega in un tempio buddista a Shanghai, in Cina. Questa settimana si sta tenendo il 20° Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese (PCC), molti sperano che dopo l’evento il Paese allenti la sua politica del “giorno zero” (un periodo di isolamento di 14 giorni, più uno il cosiddetto “giorno zero”, all’interno di una struttura alberghiera scelta dal governo cinese. Lì viene visitato due volte al giorno da due dottori che «gli misurano la temperatura corporea, che gli chiedono come sta e se ha sintomi». L’appuntamento fisso è alle 8.30 del mattino e tra le 14 e le 15 del pomeriggio. Una strategia che ha dominato la vita quotidiana per quasi tre anni.