“Sono stata costretta a vendere due delle mie figlie, una di otto e una di sei anni. Ma per colpa dei debiti e della fame ho dovuto vendere un rene”. Il racconto di Delaram Rahmati, profuga afghana in una baraccopoli ad Herat. Per fame e disperazione si vendono bambine per l’equivalente di poche centinaia di euro. E non è ancora abbastanza. Un rene fino allo scorso agosto si vendeva a 3500 euro, oggi intorno ai 1300: con l’arrivo dei talebani c’è più miseria e quindi più offerta.
Storia raccolta da Rukhshana Media
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