Dolce naufragare
in un mare di libri
Giorni fa sono stata a Telese, in provincia di Benevento, a incontrare alcuni dei ragazzi dei gruppi di lettura dell’attivissima libreria Controvento gestita da Filomena Grimaldi. I più grandi, mi raccontava Filomena, sarebbero partiti di lì a poco per Rimini per partecipare al Festival “Un mare di libri”, evento unico nel suo genere perché destinato a un pubblico di lettori adolescenti ma soprattutto perché a organizzarlo, gestirlo, indirizzarlo ci sono loro, gli adolescenti lettori, volontari “a tempo pieno”. Sul bancone della libreria, fresco di stampa, un titolo mi ha incuriosito, “Ci piace leggere” (add editore). Racconta la genesi del festival, in corso questa settimana, ma soprattutto rappresenta una guida utilissima, redatta dai ragazzi, sulle letture che amano, sul perché apprezzano particolari generi, su cosa resta di un libro dopo che nei gruppi di lettura, lungo tutto un anno, ne hanno discusso scontrandosi, incontrandosi, cambiando idea, confermandosi su alcune scelte.
In questa guida al festival, che è anche una bibliografia ragionata di letture, emerge soprattutto la motivazione profonda che spinge i ragazzi di “Un mare di libri” a leggere con voracità. La sottolinea, recuperandola dalle pagine scritte dai ragazzi, Fabio Geda nella postfazione al volume. “Non leggiamo libri per cercare conferme. Leggiamo per essere messi in discussione”. Si legge per ritrovare un senso più ampio dell’esistenza e del crescere, per intravedere una prospettiva di futuro che rompa il perimetro entro cui ciascuno vive la propria adolescenza.
Ogni genere letterario e di scrittura ha i suoi fan e i suoi meriti; dai classici, all’horror, dai romanzi distopici, a quelli che raccontano del reale. Ma i ragazzi si interrogano su molto altro. Esistono i generi femminile e maschile nella propensione alla lettura? Il libro “sentimentale” o che ha come protagonista un personaggio femminile perché tende ad essere snobbato dai maschi? Soprattutto loro, i ragazzi, fanno piazza pulita di molte categorie che guidano la scelta dell’editoria e del mondo adulto come la separazione tra libri per grandi e per adolescenti, barriera inutile e incomprensibile secondo i volontari di “Un Mare di libri”. Per loro vale, piuttosto, la distinzione tra libri belli e non belli, suggerendo al lettore adulto di immergersi anche lui, ogni tanto, nella lettura di un libro per “ragazzi”.
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