Di Maio, il Neo
che avanza

ORACOLO: So chi sei, Neo. Sono subito da te.
NEO: Sei tu l’Oracolo?
ORACOLO: Indovinato. Non sono come tu ti aspettavi, vero? Oh, i biscotti sono quasi pronti. Un profumo delizioso, eh?
NEO: Sì.
ORACOLO: Sei più carino di quanto credessi. Ora so perché le piaci.
NEO: A chi?
ORACOLO: Ma non sei tanto sveglio. Sai perché Morpheus ti ha portato qui da me? Allora? Tu che pensi? Pensi di essere l’Eletto?
NEO: Ad essere sincero non lo so.
ORACOLO: Sai cosa dice quella scritta? “Conosci te stesso”. Voglio confidarti un piccolo segreto: essere l’Eletto è come essere innamorato. Nessuno può dire se sei innamorato, lo sai solo tu. Te ne accorgi per istinto. Bene, ora fatti dare un’occhiata. Apri la bocca e dì “ah”.
NEO: Ah.
ORACOLO: Molto bene. A questo punto dovrei dire: mmh, eh sì, interessante, ma… Al che tu dirai…
NEO: Ma cosa?
ORACOLO: Ma tu conosci già ciò che io sto per dirti.
NEO: Non sono l’Eletto.
ORACOLO: Scusa, ragazzo. Tu hai dentro tanta energia, ma agisci come se stessi aspettando qualcosa.
NEO: Cosa?
ORACOLO: La tua prossima vita, forse. Chi può dirlo? È così che vanno queste cose.
(Andy e Larry Wachowski, “Matrix”, 1998)