Ministro Lollobrigida, di che etnia sono io?
Con l’“h” davanti? Quando mi capita che qualcuno debba pronunciare il mio cognome la domanda è sempre questa. Si pensa ad un nome tedesco, o comunque straniero, e quindi si pensa all’h. D’altronde, le generazioni che hanno amato mio padre, il regista Luciano Emmer, stanno ormai passando poco a poco (anche se sono ancora moltissimi quelli che ricordano ed amano i suoi film).
Dunque con l’h. Ma con questo nome sono di etnia italiana? È un po’ complicato. Mio bisnonno materno era cosacco, Kostantin Tchorny, ed era diventato ufficiale molto giovane (di cavalleria, ovviamente). Sino ad arrivare ad essere generale per meriti durante la prima guerra mondiale combattendo con l’esercito zarista contro gli austro-ungarici in quella che oggi è l’Ucraina. Era nato a Mosca. La moglie, mia bisnonna, era nata a Ekaterinodar, a pochi chilometri dal Mar Nero, nella parte del Caucaso che si chiama Kuban’ – dove Tolstoij aveva fatto per due anni il servizio militare.
Ekaterinodar, Istanbul, Milano
La figlia di Kostantin e della moglie si chiamava Ekaterina, e aveva combattuto anche lei: era crocerossina combattente cosacca, sempre a cavallo. Padre e figlia hanno ricevuto medaglie al valore per il loro coraggio. Lei aveva combattuto nel Caucaso, anche a Ekaterinodar, schierata con i Bianchi durante la guerra civile contro i Rossi. Salvata al momento della disfatta da navi inglesi che erano andate nel Mar Nero a recuperare i resti dell’armata bianca sconfitta. Evacuata a Istanbul.
Insomma, questa è stata la storia di mia nonna sino al 1920. In famiglia erano tutti ovviamente di religione greco-ortodossa. Il suo futuro marito invece era lettone di Riga e si chiamava Otto Adolf Grauding. Era un lettone di etnia tedesca (i tedeschi dominavano nel Paese e si consideravano lettoni, da centinaia di anni). Quindi dai lettoni – quelli “veri”, diciamo – era considerato un tedesco, dai tedeschi (quando arriveranno le truppe naziste) era considerato poco meno di un traditore, dai russi era considerato semplicemente non russo. La Lettonia era parte della Russia all’epoca della prima guerra mondiale.
Una domanda al ministro Lollobrigida
Anche mio nonno non favorevole ai Rossi e fugge da Mosca dove lavorava per una ditta statunitense e arriva fino a Vladivostok, sull’Oceano Pacifico, per poi giungere al termine di un lungo viaggio anch’egli a Istanbul. Dove Otto e Ekaterina di incontrano e si sposano. E poi ripartono per un (altro) lungo viaggio intorno al mondo. Ah, Otto era di religione luterana.
Passano da Parigi, dove nel 1922 nasce mia madre Tatiana. Nel 1923 tutta la famiglia, inclusi i bisnonni, si trasferisce in Italia e diventeranno italiani (?) nel 1933. Mio padre invece aveva il padre che veniva dalla Val di Non, in Trentino. il nome è sia tedesco che olandese. Ve ne sono moltissimi di Emmer in quei paesi. La nonna era della Brianza, Merate. Tatiana e Luciano si incontrano nel 1936 a Milano, cominciano a realizzare i primi film, e si sposano nel 1943. Nel settembre 1944 nasco io.
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