Dieci anni dopo

«Eravamo nella sala giochi e abbiamo sentito come un terremoto perché la nave ha cominciato a tremare tutta e si è inclinata. Ho detto a mio cugino: c’è qualcosa che non va. Poi è andata via la luce, la gente era nel panico, scappava, sulle scale c’erano giacchetti, scarpe, passeggini. Mia moglie si era attaccata al corrimano della scala e non voleva muoversi, mia figlia le diceva: mamma, andiamo, andiamo…».
Massimiliano Moroni, naufrago della Costa Concordia