Ninetta mia crepare di maggio / ci vuole tanto, troppo coraggio / Ninetta bella, dritto all’inferno / avrei preferito andarci in inverno. / E mentre il grano ti stava a sentire / dentro le mani stringevi il fucile / dentro la bocca stringevi parole / troppo gelate per sciogliersi al sole. / Dormi sepolto in un campo di grano / non è la rosa, non è il tulipano / che ti fan veglia dall’ombra dei fossi / ma sono mille papaveri rossi.
Fabrizio De Andrè
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