Citto Maselli, regista comunista, che giocava con il cinema italiano

Era molto orgoglioso, Citto Maselli, di aver giocato da bambino tra le gambe tra gli altri di Luigi Pirandello. Non era solo un vanto per dimostrare che veniva da buona famiglia e da ottime frequentazioni: era una sorta di dichiarazione di intenti, di sottolineare quanto lui abbia sempre voluto operare all’interno della cultura italiana, nei suoi ambiti più alti.

Citto Maselli
Citto Maselli ph Antonia Cesareo / Agenzia Fotogramma

Nella stessa direzione vanno i suoi rapporti con Michelangelo Antonioni (è stato il prezioso assistente per i suoi primi film, e in un bel libro curato da Tullio Kezich e Alessandra Levantesi racconta per filo e per segno le riprese di Cronaca di un amore, folgorante esordio di Antonioni nel lungometraggio) e con Franco Cristaldi, tra tutti i produttori italiani sicuramente il più colto e il più attento a restare fedele a quell’entourage politico e intellettuale che si riuniva a Torino nella storica libreria Lattes e che aveva come minimo comune denominatore l’azionismo (nel senso di appartenenza al partito d’ azione) e la  Resistenza.

Dal “Sospetto” a “Le ombre rosse”

citto maselliOggi di Citto Maselli si ricordano soprattutto le prese di posizione politiche coerenti negli anni, la sua capacità di sparare sul quartiere generale proprio come diceva Mao (pensiamo alla sinistra da lui raccontata in Lettera aperta a un giornale della sera e in Il sospetto, ma anche recentemente in Le ombre rosse), la sua militanza prima nel partito comunista e poi in Rifondazione, le sue dure prese di posizione nella battaglia culturale e legislativa a favore del cinema italiano. Ed è giusto che sia così, e lui ne sarebbe stato orgoglioso e fiero. Però, sinceramente, credo che la sua personalità fosse molto più complessa, e qualche esempio è proprio lì a dimostrarlo.

Lui aveva fatto una specie di storia del cinema italiano per la Rai fatta di interviste, di aneddoti, di dietro le quinti che illuminava in modo al tempo stesso divertente e profondo il vero modo con il quale si è giunti a produrre film molto importanti. E se si aveva la sua confidenza, si scopriva che lui in realtà il mondo del cinema italiano lo aveva frequentato a tutto tondo.

citto maselliOggi molti suoi necrologi ricordano i Caroselli da lui girati e la definizione “Motta Continua” che tanto lo faceva sorridere. Ma lo sapete che lui (per fare un piacere agli amici Franco Cristaldi e Duccio Tessari, rispettivamente produttore e regista del film mitologico con Giuliano Gemma Arrivano i Titani) fece per quel film la seconda unità, girando le scene d’azione?

Siete a conoscenza che era con Ennio De Concini quando quest’ultimo scrisse la sceneggiatura del grande successo Le fatiche di Ercole e si deve a lui il famoso incipit riportato in sceneggiatura: Olimpo, interno giorno?

E siete informati che l’ultimo giorno dell’anno, cascasse il mondo, a casa sua si giocava un’accanita tombola, con accuse reciproche di imbroglio tra lui e altri nomi noti della sinistra cinematografica?