Si era finito di pranzare ed eravamo tutti in una stanza quando un rombo si udì cupo e prolungato, e l’edifizio si sgretolò su di noi. Perdetti ogni coscienza. Rinvenni a notte alta, sepolto fino al collo, e sul mio capo scintillavano le stelle, e vedevo intorno il terriccio giallo, e non riuscivo a raccapezzarmi su ciò che era accaduto, e mi pareva di sognare. Compresi dopo un poco, e restai calmo, come accade nelle grandi disgrazie. Mio padre, mia madre e mia sorella, furono rinvenuti solo nei giorni seguenti, morti sotto le macerie.
Benedetto Croce
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