Caro affitti per studenti, dal Politecnico di Milano la protesta nelle tende dilaga a Roma e in altri atenei italiani

Milano, Piazza Leonardo da Vinci, assemblea aperta con gli studenti sul Problema Affitti Impossibili a Milano, con la studentessa Ilaria Lamera

Ha piantato per prima la tenda in piazza di fronte al Politecnico di Milano per protestare contro il caro affitti che subiscono gli studenti. E ora che Ilaria Lamera ha tolto i picchetti, sostituita da altri studenti universitari in piazza Da vinci, la protesta sta dilagando: a Roma, davanti alla Sapienza e a Cagliari, per ora. Ma anche in altre città sedi di ateneo si preannunciano “campeggi di protesta”: Torino, Firenze e Pavia.

A Milano, dove tutto è iniziato, si attendono gli esiti di un incontro a Palazzo Marino, annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Sala. A Roma la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, ha incontrato gli studenti aderenti alla sigla Sinistra Universitaria, che promuovono la protesta nella capitale. Alla delegazione la rettrice ha ricordato che verranno realizzati 400 alloggi. A Milano invece le mosse della protesta che sta mostrando l’ineguaglianza di fatto dell’accesso allo studio – posti letto che vanno dai 400 a i 600 euro al mese sono un vero e proprio sbarramento sociale – è stata presa dal collettivo studentesco Terna Sinistrorsa. Altre sigle, altri studenti solleveranno il problema che è in tutte le città dove sono presenti studenti fuori sede.

Il clamore ha risvegliato la ministra all’Università Anna Maria Bernini, che ha parlato di 60 mila posti aggiuntivi grazie ai fondi del PNRR, e dello stanziamento di 400 milioni nella legge del bilancio. Da Bologna invece il sindaco Matteo Lepore chiede allo stato spazi inutilizzati, come le caserme e le aree ferroviarie dismesse, 18 ne conta il primo cittadino «inutilizzate da 15 anni», per colpire la rendita immobiliare e realizzare alloggi a costi calmierati.