Perché l’ecologismo
deve tornare re
in seno alla sinistra
Certo. La questione ambientale nasce “in seno” alla sinistra, come giustamente certifica Roberto Della Seta, perché oggi, come ieri e più di ieri, chi soffre maggiormente le devastanti conseguenze dell’aggressione all’ambiente, e non ha i mezzi o la forza per difendersi è tutta quella parte di popolazione che vive, dimenticata ai margini di un sistema onnivoro e autosufficiente e che nel passato si è ritrovata sotto le insegne di una comunità politica di sinistra.
I temi della qualità sostenibile
Per questo io auspico che l’ecologismo ritorni “in seno” alla sinistra e che provi ad intrecciare i temi della qualità sostenibile dell’ambiente con la qualità della vita degli individui. E’ vero. E’ in atto un radicale cambiamento, ma è proprio il contrario di ciò che auspica Della Seta: attraverso la grande mobilitazione giovanile e, in misura non meno dirompente, a causa degli effetti ormai vistosi e devastanti dei cambiamenti climatici, la questione ambientale è entrata di diritto nel pantheon dei temi sensibili ed ha incrociato le diseguaglianze tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, con i primi sufficientemente tutelati e disinteressati, attenti solo ai flussi economici, e i secondi vittime delle conseguenze dell’aggressione all’ambiente.

foto Giulia Verdat
E’ quindi necessario impegnarsi, come scrive Della Seta, in una “conversione economica indispensabile sia per fermare i cambiamenti climatici e gli altri grandi problemi ambientali sia per dare prospettiva, solidità al concetto stesso di sviluppo” ma questo, da solo, non basta. Non è mai bastato e non basta più. Serve anche altro, come spiego nel mio pezzo.
Una proposta green rinnovata
Ma soprattutto non ho paura a nominare la parola sinistra e a riempirla di nuovi contenuti, non penso che l’elettorato socialmente e politicamente di sinistra sia “più esiguo” e, infine credo che una proposta “green” rinnovata, contemporanea, come auspica Della Seta, debba nascere principalmente nell’alveo di chi lotta contro il disagio sociale, le disuguaglianze salariali, la mancata affermazione di sé e per il miglioramento della qualità della propria e della vita degli altri. In ultimo un appunto: non so (o so bene) con chi ce l’abbia Della Seta quando parla di improvvisati cartelli elettorali con “spruzzate” verdi e frammenti di sinistra. Non è ciò che auspico e l’ho scritto.
Proviamo ad affrontare il futuro non avendo paura né delle mediazioni, a volte indigeste, con il sistema industriale ed economico (Greta ha iniziato parlando proprio a Davos) reo di aver contribuito in passato a inquinare il mondo, né di far parte di una comunità di uomini e donne che si sentono a sinistra e da lì vogliono ripartire. We can.
Sostieni strisciarossa.it
Strisciarossa.it è un blog di informazione e di approfondimento indipendente e gratuito. Il tuo contributo ci aiuterà a mantenerlo libero sempre dalla parte dei nostri lettori.
Puoi fare una donazione tramite Paypal:
Puoi fare una donazione con bonifico: usa questo IBAN:
IT54 N030 6909 6061 0000 0190 716 Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore – Causale: io sostengo strisciarossa
Articoli correlati