A Mantova la carica delle scrittrici nordiche per ragazzi

I suoi libri hanno venduto 165 milioni di copie, è il diciottesimo autore più tradotto al mondo. Naturale che la sala del teatro dove si parlava del suo lavoro e della sua vita fosse gremita di un pubblico di fans adulto e attento. Anche se lei è famosa soprattutto per i libri per ragazzi. Anzi per un libro in particolare, tra gli oltre 130 che ha scritto: il sovversivo “Pippi Calzelunghe” nato dalla penna della svedese Astrid Lindgren che narra la storia di una bambina che vive felice da sola senza andare a scuola, con tanti amici e un mondo di libertà.

122 mila presenze a Mantova, un successo

E’ successo a Mantova, al Festivaletteratura che si è concluso con cifre, anche quest’anno, da far invidia a un raduno rock: oltre 122mila presenze e un parterre di autori in gran parte stranieri. Tra questi, in “carne ed ossa” o nel ricordo, ci sono stati anche gli autori, o meglio le autrici nordiche più amate dai ragazzi. Come, appunto, Astrid Lindgren, che inventò giorno dopo giorno le avventure della bambina ribelle raccontandole alla figlia malata la quale decise di chiamarla Pippi Calzelunghe.

La sovversiva Pippi Calzelunghe

pippi calzelungheMa Astrid Lindgren – che l’Italia ha scoperto grazie alla talentuosa scrittrice ed editor Donatella Ziliotto e che a Mantova è stata raccontata da Luca Scarlini – è stata anche una grande protagonista di battaglie civili e politiche tanto da meritarsi, nel 1978, il Premio per la pace dei librai tedeschi. Fu in quell’occasione che espresse tutte le sue preoccupazioni per un mondo minacciato dall’atomica ma anche la sua ferma convinzione che solo educando i bambini alla pace si potrà vivere in un mondo più sicuro (si veda Astrid LindgrenMai violenza” edito da Salani con la bella introduzione di Andrea Bajani). Sono gli adulti – sostiene l’autrice svedese morta nel 2002 – che hanno mille paure, compresa quella della morte. I bambini, invece, si sentono invincibili.

Nilsson: la morte raccontata ai piccoli

Le fa eco la scrittrice svedese, Frida Nilsson, anche lei autrice di libri per ragazzi tradotti in molte lingue, che confessa il suo amore per un testo in particolare della Lindgren,I fratelli Cuordileone”, dove in un affresco avventuroso si dipana la lotta tra il bene e il male, tra l’eroe e l’antieroe. La Nilsson, conversando con i suoi piccoli lettori a Mantova, ha raccontato le sue paure, soprattutto quella della morte, che cerca di esorcizzare scrivendo storie in cui mette in scena il lato oscuro, taciuto, inquieto della vita.

Perché è vero –dice, confermando nei fatti il pensiero della grande Astrid Lindgren – sono gli adulti e non i bambini ad avere paura. Ma sono, pur sempre, gli adulti che possono avere le risorse e la capacità di parlare ai più piccoli di temi resi tabù come la scomparsa di un genitore e che Nilsson ha saputo raccontare con grande tenerezza in “La spada di legno” (Feltrinelli) .